Mettetevi bene in mente di non preparare prima la vostra difesa
13 novembre 2022 – XXXIII Domenica del Tempo Ordinario
Luca 21,5-19
“Quando sentirete parlare di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate… vi saranno di luogo in luogo terremoti, carestie e pestilenze… vi saranno anche fatti terrificanti… metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno… sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici.”
Previsioni tutt’altro che rosee; guardando al mondo di oggi potremmo anche dire: “Ci siamo! Ecco che la profezia si è avverata!”
Non manca nulla: ci sono le guerre, i terremoti, le carestie, le epidemie, i fatti terrificanti, le persecuzioni, i tradimenti tra parenti e amici. Quindi potrebbe essere per oggi.
Di molte cose che abbiamo ammirato, in effetti, non è rimasto pietra su pietra. E, peggio ancora, persone alle quali abbiamo voluto bene sono scomparse…Oltretutto, il tempo scivola via come sabbia in una mano: tempus fugit! A guardare bene rimaniamo senza fiato nel vedere le generazioni che inesorabilmente passano; non è facile invecchiare, far fronte alla malattia, perdere la propria autonomia.
Il panorama, quanto mai realistico, pare sufficiente a generare paure, angosce e depressioni.
Anche Luca quando scriveva il suo vangelo, intorno all’anno 85, viveva un periodo di terribili sconvolgimenti, basti pensare alla prima sistematica persecuzione dei cristiani ai tempi di Nerone. Nel 70 Tito aveva distrutto Gerusalemme, raso al suolo il tempio e cancellato lo Stato di Israele. Nel 79 il Vesuvio aveva ricoperto di lava Pompei ed Ercolano…
Quindi non solo noi oggi viviamo l’apocalisse…
Di fronte a questi scenari di angoscia e terrore che si ripetono nella storia, tendiamo a gettarci nelle braccia di qualsiasi “salvatore”: guru religiosi e guru laici, aspiranti stregoni, politici e promotori di sogni. La “salvezza” proposta, la panacea, ha sempre l’aspetto del “paradiso dello sconto”, sconti sulla sofferenza, sull’invecchiamento, sulle merci, pronti a recitare mantra, a nutrirci sano (che sia bio, di Scottona, vegan, senza additivi, con omega 3, 4 e 5), pronti ad introiettare slogan e ad acquistare auto elettriche esosissime… per il miglioramento… non sia mai detto dei profitti, no! Del pianeta!
Attenti a non farvi sviare!
Non facciamoci ingannare dai falsi messia, non diamo loro il potere di manipolarci, servendosi delle nostre paure e alle loro promesse di paradisi fasulli.
Il vangelo di oggi sembra dire anche qualcos’altro. Non facciamoci prendere dall’angoscia; rimaniamo stabili e perseveranti, stabili come le montagne, sia pure nell’incertezza e nella paura, perseveranti nella fiducia e vivremo, neanche un capello cadrà dalla nostra testa, senza la volontà del Signore.
Avremo la stabilità delle montagne? Tanta saggezza? Portando il peso del tempo presente, nonostante i disastri, la sofferenza e la malattia, continuando a vivere ogni giorno nella luce? Cercando di portarla con noi nel mondo e mostrarla, perché altri la vedano?
Questo è il programma che propone il Cristo: Lui darà lingua e sapienza.
Se il Signore parla in termini apocalittici, è per collocare il tempo che ci è stato dato nella giusta dimensione e nella giusta prospettiva: questo tempo è un dono da usare per la salvezza di tutti.
Il Vangelo di oggi non è un testo sulla fine dei tempi, ma una parola cruda e realistica che illustra concretamente la condizione del mondo in ogni tempo e invita tutti a costruire ora un mondo nuovo, un mondo di giustizia, pace e fraternità. Nessuno potrà dire di non essere stato avvisato. C’è stata, c’è e ci sarà occasione di essere testimoni del Cristo in ogni tempo, anche senza essere martiri. Tutti i giorni.
Pietro disse ai primi cristiani: “Siate sempre pronti a rendere conto a quanti vi chiedono della speranza che è in voi” (1 Pt 3,15).
Noi rendiamo testimonianza e preghiamo non perché abbiamo paura di ciò che sta accadendo intorno a noi o perché siamo scoraggiati, delusi e frustrati, ma perché vogliamo ricevere la forza della speranza, la lingua e la sapienza, per rimanere saldi nella tempesta, per incoraggiare chi vive nella paura, per costruire un mondo migliore, un mondo all’altezza della vita che ci è stata data.
“È dalla tua perseveranza che otterrai la vita”.
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